Diano San Pietro

Diano S. Pietro sorse la prima pieve del territorio dianese. L’attuale parrocchiale settecentesca, progettata da Filippo Marvaldi, appare circondata dai resti di un muro di cinta eretto a difesa dalle scorrerie dei pirati barbareschi.

Oggi Diano San Pietro è famosa, in particolare nel mondo anglosassone grazie ad Annie Hawes, il suo best seller “Extravirgin”, ambientato tra le case del paese e le frazioni, ricorda il piacere di vivere in campagna a contatto con le cose semplici.

Alla gente del posto piace invece farsi ricordare oltre che per l’ottimo olio extravergine di qualità “Taggiasca” anche per il basilico di cui il territorio di Diano San Pietro è grande produttore, anche di un pregiato liquore.

A chi giunge da Diano Marina prima del paese appare, oggi come allora, una casa fortezza, con guardiole sugli spigoli, ora caratteristica sede di un frantoio. In questa immagine è racchiusa l’anima di chi abita nell’entroterra: l’operosità e l’ospitalità dietro una iniziale diffidenza. Più a valle, i resti altomedievali della chiesa di San Siro ricordano l’intensa frequentazione della zona fin dall’antichità.

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